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Ho già scritto in passato che la sinistra ama usare il fascismo come arma di distrazione di massa. Ricordate il fatto dei “naziskin” entrati nella sede di un’associazione culturale di sostegno ai migranti per leggere un comunicato, che destò l’indignazione delle anime belle della sinistra salottiera? Ebbene, quella polemica – come quella più recente legata ai terribili fatti di Macerata – rientra perfettamente nel disegno politico distraente, messo su già da qualche mese per tentare disperatamente di mutare le sorti di questa campagna elettorale, o comunque per attutirne o alleviarne il prevedibile fallimento.
L’idea, del resto, è sempre la stessa: indicare il dito come il problema, mentre il vero problema è la Luna. Cercare di nascondere sotto la sabbia dell’antifascismo, le magagne, le opacità, le politiche disastrose di questi ultimi anni, la svendita della sovranità nazionale all’Europa, l’ideologia neoliberista che uccide l’economia, la società e il lavoro, l’immigrazionismo ideologico finalizzato alla sostituzione etnica; mali questi che affliggono il nostro martoriato paese e che sono il frutto della scomposta ideologia liberal.
In questo progetto di distrazione di massa, concorrono un po’ tutti: media, uomini e donne di spettacolo, un certo tipo di associazionismo, e persino quel mondo cattolico che confonde la carità cristiana con il globalismo e il mondialismo anticristiano. Del resto, una politica immigrazionista che miri a sradicare i valori cristiani dalla società non può essere una politica cristiana, né dovrebbe essere sostenuta dal mondo cristiano, perché è come se io contribuissi a uccidere me stesso. Il Vangelo, d’altro canto, invita alla conversione, e non invita a convertirsi, né ad accogliere senza conversione.
Personalmente spero solo che gli italiani non siano così distratti da lasciarsi distrarre da un argomento – il fascismo – del tutto pretestuoso e fuori tempo massimo. Non esiste il pericolo di un ritorno del fascismo storico, morto settant’anni fa; esiste semmai il pericolo che nelle pieghe della lotta ai fantasmi del fascismo storico, si rafforzi un nuovo tipo di fascismo, privo di qualsiasi connotazione storica: quello dell’intolleranza nei confronti di chi ha idee diverse e che non si conformano al pensiero dominante politicamente corretto e mondialista. E non è un caso che sembra questa la strada intrapresa da una certa sinistra liberal e sedicente antifascista, per la quale, se non sei pro-immigrazione e pro-UE, sei un fascista e un populista, un intollerante e dunque un razzista o un qualcofobo da combattere e possibilmente reprimere.