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Il Consiglio d’Europa di Strasburgo entra a gamba tesa nelle politiche immigratorie italiane (qui) e dà un quadro impietoso e direi iniquo sul nostro paese, affermando che in Italia si è verificato un aumento dell’incitamento all’odio da parte dei politici, del razzismo e della xenofobia nel discorso pubblico. In particolare, ciò è presente nei media e su internet, tanto da destare preoccupazione.
Ma andiamo con ordine. Cosa è il Consiglio d’Europa? Per una volta, nulla ha a che vedere con l’Unione Europea. Il Consiglio d’Europa è un’organismo internazionale a sé, che fa riferimento – neanche a farlo apposta – alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, per il quale ha giurisdizione la Corte di Giustizia di Strasburgo. Dunque un organismo internazionale particolarmente sensibile alle istanze immigrazioniste, multietniche, neoliberiste e liberal, anche perché non possiamo dimenticare che proprio Strasburgo ha recentemente “aperto” (seppure indirettamente) alla sharia (qui) e ha sancito la legittimità dell’eutanasia infantile anche contro la volontà dei genitori (qui, ma anche qui). Insomma, l’ennesimo organismo il cui scopo è sottrarre sovranità agli Stati-nazione, demolendo in primis il substrato identitario e storico del popolo-nazione, per garantire il compimento del globalismo.
Non poteva dunque mancare l’attacco alle politiche migratorie dell’Italia, attuate da Salvini, e perciò l’accusa di razzismo e di xenofobia nei discorsi pubblici e sui social (presumo frequentati da italiani). Fuoriesce così un quadro non veritiero del nostro paese, che in questi ultimi dieci anni ha fatto davvero molto – anzi troppo – per l’accoglienza, nonostante la grave crisi economica in atto; e questo, mentre gli altri paesi europei se ne sono altamente sbattuti. Ma lo scopo di questo giudizio particolarmente severo, comunque, è sempre lo stesso: premere sul razzismo e sulla xenofobia per indurre il popolo italiano ad accettare l’immigrazione di massa e dunque la trasformazione della società da società culturalmente monolite a società multietnica. Le ragioni le ho più volte spiegate; in particolare qui e qui.
Non dobbiamo dunque meravigliarci. Continueremo a subire attacchi di questo genere, perché lo scopo da raggiungere ancora non è raggiunto e perché gli interessi delle élite dominanti sono particolarmente importanti. E poi, perché la resistenza continua. La maggior parte degli italiani, nonostante il martellamento continuo, non si beve il mantra della xenofobia e del razzismo che dilaga ovunque. Anche perché, davvero, i fenomeni di razzismo e xenofobia in Italia sono estremamente rari e guarda caso concentrati soprattutto nelle periferie ghettizzate delle grandi città; mentre è piuttosto frequente la propaganda che, dolosamente, contrabbanda come forme di razzismo e xenofobia le legittime istanze di sicurezza e di rispetto della sovranità (anche sul fronte immigratorio) connesse alla tutela sociale, culturale ed economica del popolo italiano.