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Oggi mi è capitato di leggere un articolo, pubblicato sul sito web La Bussola Quotidiana, riguardante il caso di un parroco, che in Belgio, ha benedetto in Chiesa una coppia omosessuale, sul presupposto che si tratti di “un’azione di grazia, non un vero matrimonio. … La coppia ringrazia Dio perché si sono trovate, e Gli chiede la benedizione. Che cosa si può fare contro questo?“. Un fenomeno questo che, sempre più frequente, assurge al ruolo di paradigma della decadenza della Chiesa Cattolica e della confusione che regna al suo interno. Soprattutto, perché questa confusione, è alimentata da feroci lotte intestine che mirano a un processo di secolarizzazione e protestantizzazione della Chiesa.
La verità è tragica. La Chiesa Cattolica, soprattutto nel nord Europa, da anni subisce le insidie della secolarizzazione e della protestantizzazione che tentano di rendere i valori e i principi non negoziabili quali vita, famiglia e l’unicità del rapporto uomo-donna, come valori e principi relativi, e cioè legati alle mode e alle esigenze momentanee, sicché è buono tutto ciò che non fa apparentemente male, e ciò a prescindere dagli insegnamenti di Cristo. Il che sta portando fuori dalla Chiesa migliaia di fedeli, che non si sentono più attratti da una fede che sconfessa se stessa e gli insegnamenti del Vangelo.
Non solo, è chiaro che questa deriva e questa disgregazione teologica e dottrinale che sta corrompendo la Chiesa dal suo interno, lascia ampi spazi aperti alle conversioni islamiche. Del resto, oggi – a ragione o torto – l’Islam, per molti occidentali, offre quella spiritualità e quel bagaglio di valori non negoziabili ai quali la Chiesa Cattolica sembra aver rinunciato. Ecco dunque le conversioni sempre più frequenti di occidentali alla religione islamica. E non a caso, nel nord Europa, i cattolici e in generale i cristiani diminuiscono, mentre aumentano i musulmani.
D’altro canto, è anche vero che la Chiesa subisce pressioni esterne straordinarie, dalle lobby e dal potere politico ed economico, affinché ceda sui suoi pilastri fondanti. Sicché, si cerca di creare divisione all’interno della stessa Chiesa, attraverso un’etichettatura arbitraria di quel mondo Cattolico che cerca di mantenere la barra a dritta, appellato come “ultracattolico”, quasi che predicare il Vangelo, asserire la Verità in Cristo, pregare per i peccatori e contro il peccato, sia ultracattolico e non semplicemente cattolico.
Continuando di questo passo, la scissione all’interno della Chiesa Cattolica diventerà una dolorosa necessità per tutti coloro che non vogliono vedere snaturata e relativizzata la verità cristiana. Gli altri che facciano ciò che vogliono, ma il vero cattolico non può tradire la parola di Cristo e non può rinunciare alla propria missione di far conoscere la Sua parola. Che non è la parola di una Chiesa che troppo spesso, per convenienza e per complicità, davanti alle lucide parole del Vangelo, si gira dall’altra parte.