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Formare le nuove generazioni in chiave patriottica e costituzionale è fondamentale. Senza un piano educativo che formi le nuove generazioni nei valori della Patria e della Costituzione, queste si ritroveranno in balia dell’ideologia dominante neoliberista, che vuole la demolizione degli Stati nazione (o quanto meno la loro sterilizzazione, attraverso la cessione della sovranità nazionale alle entità sovranazionali) e vuole, soprattutto, la neutralizzazione della democrazia popolare informata sul principio lavoristico.
Naturalmente, spetta a famiglie ed educatori trasmettere i valori del patriottismo costituzionale; spetta a loro spiegare alle giovani generazioni che la Costituzione del 1948 non predica la cessione di sovranità nazionale né le politiche globaliste/neoliberiste conseguenti, riconducendo semmai le stesse nel solco dell’obiettivo opposto: sterilizzare i principi fondamentali costituzionali, quali l’eguaglianza sostanziale e il principio lavoristico; principi qualificanti la nostra democrazia.
Solo così sarà possibile un giorno avere la speranza che la Repubblica democratica torni a essere indipendente e libera di perseguire gli obiettivi sanciti nella Costituzione economica, da troppo tempo disattesi e traditi in nome di un retorico e stucchevole europeismo, che esprime valori e principi diametralmente opposti rispetto alla democrazia sostanziale sancita dalla nostra carta fondamentale, poiché – come è noto – pone al centro dell’azione politica le politiche offertiste, la stabilità dei prezzi e dunque tutte quelle azioni che mirano a tutelare i grossi investimenti capitalistici a detrimento del lavoro e dell’occupazione. E non è un caso che l’ossessione principale dell’Unione Europea sia impedire che gli Stati intervengano nell’economia (dovere invece imposto dalla nostra Costituzione) per stimolare le politiche occupazionali, e che ciò sia fatto imponendo vincoli di bilancio, conseguenti alla desovranizzazione monetaria.
E’ giusto che le giovani generazioni comprendano che la Carta fondamentale prevede principi e orientamenti che attribuiscono alla Repubblica un ruolo fondamentale e inderogabile nello sviluppo economico e sociale del paese (cfr. artt. 3, 4, 35 e ss.), e che questo ruolo oggi viene emarginato e reso impraticabile a causa delle regole europee (Fiscal Compact, Trattati ecc.). Comprendano soprattutto che non è affatto una conquista o un vantaggio poter viaggiare senza passaporto in mezza Europa, quando poi sei costretto a un lavoro precario a vita, senza una speranza di pensione o di retribuzione dignitosa. La conquista è contribuire a una Nazione libera, indipendente e sovrana, come la volevano i nostri padri costituenti; una Nazione che attui i principi costituzionali fondamentali e inderogabili. Ma perché ciò accada, è necessario che le giovani generazioni siano ben consapevoli, e in base a questa consapevolezza, sappiano scegliere la via della Costituzione che non è purtroppo quella attualmente praticata.