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Alla fine, pensandoci su, io sarei anche per l’uso del MES. Infatti, lo vorrei sciogliere, vorrei annullarne il trattato istitutivo. Ogni paese riceva indietro quel che ha dato (l’Italia mi pare una decina di miliardi), e poi ognuno per sé. Come dovrebbe essere. Questo è l’uso corretto del MES. Non ne esistono altri. Perché quegli altri – e non è inutile ripeterlo – sono mezzi politici intollerabili per piegare un paese, per dissolverne le capacità produttive ed economiche e per demolirne i principi di solidarietà sociale, sanciti come principi inderogabili nella carta fondamentale.
Il MES è incostituzionale. Lo è sempre stato, perché è un trattato che prevede, in caso di utilizzo, la prevalenza delle direttive di un organismo internazionale sui principi costituzionali, assunti come inderogabili e fondamentali. Dunque, un trattato ab origine illegale che la Corte Costituzionale avrebbe dovuto censurare alla prima occasione utile, così come ha fatto e farà la Corte Costituzionale tedesca con il QE, dimostrando altresì che la Germania, a differenza dell’Italia, non ha mai perso la propria sovranità e il proprio controllo sulle istituzioni comunitarie.
Dunque l’unico modo per usare democraticamente e correttamente il MES, è demolirlo. Riprendersi il malloppo e usarlo per arginare la crisi economica, immettendo quella massa di liquidità nell’economia, ben sapendo che comunque ciò non sarà sufficiente (l’Italia ha bisogno di 200 miliardi per contenere la grave crisi economica da coronavirus). Ed ecco perché il passo successivo alla demolizione di quella vergogna internazionale che è il MES, è il recupero pieno della sovranità monetaria ed economica.
Sciogliere l’eurozona è il passo seguente e conseguente allo scioglimento del MES. Sperare nei coronabond – che comunque sarebbero un ulteriore passo verso l’illegale e fatale cessione di sovranità italiana all’Unione Europea – è del tutto futile e inutile. E’ un wishful thinking di chi non vuole accettare l’evidenza: l’Unione Europea non è basata sulla solidarietà, ma è basata sulla prevaricazione economica e finanziaria di uno o più paesi sugli altri. Tutto ciò che è contrario allo spirito della Costituzione del 1948, la cui effettività è incompatibile con qualsiasi norma europea.